Le notizie dalla Liver-Pool

Dal 24 marzo 2007 è iniziato un nuovo servizio per chi è interessato alle problematiche delle malattie del fegato e del trapianto. Le associazioni ed i volontari possono trovare elencate le notizie selezionate da Liver-Pool. Inoltre, sotto e a fianco, dal 1° aprile 2007 trovate le notizie segnalate in rete dal motore di ricerca Google. E le associazioni possono mostrare i loro video su questa pagina. E' sufficiente caricarli su You Tube e segnalarli a noi.

Ministero della Salute - Comunicati stampa

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MILANO - Ignazio Marino, Gasbarrini e Nanni Costa: un futuro migliore per i malati di fegato

Durante il 5° Convegno Nazionale organizzato dalla Federazione Liver-Pool - organizzato da Salvatore Ricca Rosellini (presidente Liver-Pool), Luigi Rainero Fassati (direttore scientifico COPEV) e di Ernesto Vitiello (presidente COPEV) - è stato presentato il progetto Liver-Unit, sulla assistenza ai pazienti affetti da epatopatie e con necessità di trapianto. Salvatore Ricca Rosellini - presidente dell’Associazione forlivese per le malattie del fegato - confermato alla guida della Federazione nazionale Liver-Pool Onlus.
Alessandro Nanni Costa, Ignazio Marino e Vincenzo Mazzaferro con Ricca Rosellini (presidente), Camiolo (vice-presidente), Maccioni (segretario) e alcuni membri del direttivo della Liver-Pool Onlus
Si è svolto al Policlinico di Milano il 23 giugno 2012, in collaborazione con l’Associazione italiana per la prevenzione e la cura dell’epatite virale, la COPEV, il 5° Convegno Nazionale della Federazione nazionale Liver-Pool: “Nuove frontiere nella cura delle malattie del fegato”.
Il convegno si è distinto per l’approccio originale e solidaristico al tema delle malattie del fegato, della donazione degli organi e del trapianto. Dopo i saluti di Luigi Rainero Fassati ed Ernesto Vitiello, il presidente Salvatore Ricca Rosellini ha consegnato la Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alla memoria di Pippo Consoli - presidente dell’associazione siciliana AILE, recentemente scomparso - nelle mani del figlio Salvatore.

Nella prima sessione “Meet the professors” umerosi e qualificati gli interventi di grandi esperti dell’epatologia sul tema delle epatiti virali B e C, dei trapianti e della chirurgia. Paolo Rebulla, di Milano, ha affrontato il delicato tema del potenziale ruolo delle cellule staminali nella cura delle malattie del fegato, sfatando alcuni luoghi comuni e invitando alla prudenza.
Pietro Lampertico, di Milano, ha affermato che, oggi, è possibile affrontare l’epatite B cronica, e controllarla senza sviluppare resistenze al virus, grazie a farmaci di nuova generazione come l’entecavir e il tenofovir che non sviluppano resistenze dell’organismo nei confronti dei farmaci stessi. Ma, ancor oggi, troppi pazienti affetti da cirrosi dovuta al virus B non sono trattati, in Italia e nel mondo.
L’epatite C è stata affrontata da Mario Mondelli dell’Università di Pavia: nuovi farmaci, come boceprevir e telaprevir, presto a disposizione anche in Italia, aiuteranno gli epatologi nella cura dei pazienti con infezione da virus C, genotipo 1. La potenziale pericolosità, per gli effetti collaterali, di questi medicinali verrà comunque superata, fra qualche anno, da terapie ancor più efficaci e sicure.
Vincenzo Mazzaferro - chirurgo dei trapianti di fegato dell’Istituto dei Tumori di Milano - ha entusiasmato la sala raccontando le esperienze, anche le più remote, del suo gruppo nel campo del tumore primitivo del fegato. Sperimentazioni e analisi che hanno portato a definire i “criteri di Milano” - parametri validati e oggi utilizzati in tutti il mondo - per la trapiantabilità dei malati affetti da epatocarcinoma.
Le potenzialità della chirurgia videolaparoscopica e robotica, anche nei tumori del fegato, sono state illustrate, con suggestive immagini video, da Giorgio Rossi dell’Università di Milano.
Luciano De Carlis, del Niguarda di Milano, ha presentato le potenzialità ed i limiti del trapianto di fegato da vivente.

Nella seconda sessione, dedicata alle istituzioni e al no-profit, Antonio Gasbarrini - professore alla Cattolica di Roma, presidente della Fondazione italiana per la ricerca in epatologia (FIRE) - è intervenuto presentando, in anteprima, i risultati del censimento dei centri di epatologia realizzato dall’Associazione italiana per lo studio del fegato (AISF). L’AISF, entro due anni, procederà - per la prima volta, sotto la guida di Paolo Caraceni - all’accreditamento professionale di questi centri. Gasbarrini, che ha anche presentato le numerose iniziative di comunicazione della FIRE a favore di donazione e trapianto, ha riconosciuto il ruolo avuto dalla Liver-Pool in questo percorso: la federazione, infatti, da 2007 si batte con convegni, libri, pubblicazioni e in internet, per la riorganizzazione delle cure epatologiche in Liver-Unit, centri per le malattie del fegato accreditati e certificati.
Salvatore Ricca Rosellini - epatologo di Forlì, pioniere del volontariato in epatologia, presidente dell’Associazione forlivese per le malattie del fegato e della Liver-Pool - ha illustrato, nei dettagli, la storia del progetto Liver-Unit dalla sua nascita, presentando le difficoltà incontrate, le opportunità raccolte, amicizie e ostilità sperimentate lungo il percorso. «Il libro bianco voluto dall’AISF e da FIRE, il disegno di legge presentato dal Senatore De Lillo - ha affermato Ricca Rosellini - e ora il censimento dei centri di epatologia voluto dall’AISF e da Paolo Caraceni sono segnali entusiasmanti lungo il cammino che porterà alla nascita, anche in Italia, delle Liver-Unit».
Alessandro Nanni Costa - medico, direttore del Centro Nazionale Trapianti che da dieci anni vive vicino, per il suo ruolo istituzionale, anche all’associazionismo di settore - ha presentato i risultati riguardanti l’attività di donazione e trapianto in Italia. Per fare un confronto tra i paesi europei, date le differenze di popolazione, ha utilizzato un dato che esprime il numero dei donatori per milione di abitanti (pmp). L’Italia, nel 2011, con 21.7 donatori per milione è terza tra i grandi paesi europei dopo la Spagna (29.2) e la Francia (22.8) con valori più elevati rispetto al Regno Unito (10.4) e alla Germania (15.8). La media europea è 16.9 donatori per milione. Il dato italiano è superiore del 25 % alla media europea. Nel 2011 i pazienti trapiantati in numero assoluto sono 2940, 64 in più rispetto al 2010. Nel 2011 è aumentato anche il numero degli organi trapiantati pari a 3135 contro 3068 dell’anno precedente. In particolare è aumentato il numero dei trapianti di fegato (1017 contro 1002). Nanni Costa, dopo aver descritto l’ottima qualità dei trapianti in Italia, raffrontata ai risultati dei principali paesi europei, ha illustrato le iniziative in corso per aumentare il numero delle donazioni e ha rassicurato il folto pubblico di volontari presente in aula circa l’impegno del CNT e delle istituzioni sempre tese a perfezionare, ulteriormente, l’organizzazione dei centri per il trapianto di fegato in Italia.
A conclusione della giornata, Ignazio Marino - senatore con grande esperienza nella chirurgia dei trapianti coltivata a Pittsburgh e a Palermo, applaudito dai numerosi trapiantati di fegato venuti sino a Milano anche per salutarlo - ha analizzato, nella sua lettura, i dati concernenti l’attività di trapianto e l’organizzazione dei centri per il trapianto di fegato in Italia: enfatizzando quanto di veramente buono si fa nel nostro paese ma indicando, pure, la via per nuovi miglioramenti organizzativi.
Il direttivo Liver-Pool: da sinistra, Camiolo (vice presidente, Di Puma, Petralia, Ricca Rosellini (presidente), Carpen, Maccioni (segretario), Santoro
Nel pomeriggio l’assemblea delle associazioni federate nella Liver-Pool, dopo aver ringraziato la COPEV per aver consentito che il convegno nazionale della Liver-Pool si realizzasse a Milano, ha confermato presidente Salvatore Ricca Rosellini. Sono stati nominati, vice-presidente esecutivo Salvatore Camiolo, segretario Giampiero Maccioni. Consiglieri Anna Carpe, Lillo Di Puma,  Giancarlo Marzia, Giuseppe Petralia. Infine, Luigi Rainero Fassati ha accettato il ruolo di responsabile scientifico.

 

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