Donazione degli organi, trapianto di fegato e 5 per mille: staccata la spina?
Diminuiscono le donazioni degli organi destinati ai trapianti in Italia. Per i trapianti di fegato, si legge, c’è un calo evidente e si torna ai numeri del 2003.
Da più di un decennio, bisogna sapere, molte associazioni di volontariato sono impegnate a favore della promozione della donazione degli organi e del trapianto di fegato e queste associazioni hanno contribuito negli anni al miglioramento della sensibilità dei cittadini verso questi temi.
Le stesse associazioni - che dal 2003 si sono unite nella Federazione Nazionale Liver-Pool Onlus - oltre alla progressiva riduzione delle modeste cifre destinate ad incentivare le loro iniziative divulgative vedono, oggi, che si decide pure di tagliare il 5 per mille del 75 per cento.
Inoltre, la voce delle associazioni - proprio sul tema della prevenzione e della cura delle malattie del fegato, della donazione degli organi e del trapianto di fegato - sembra esser rimasta inascoltata. La Commissione d’inchiesta parlamentare sui trapianti, le Istituzioni e le Società scientifiche preposte hanno ricevuto un documento con i suggerimenti della Federazione e delle associazioni.
I malati, i trapiantati di fegato, i loro familiari, i volontari e le associazioni - orgogliosi dei risultati sino ad ora ottenuti dalla rete dei trapianti italiana - attendono con fiducia che si apra un confronto su questi temi. Ma sorge ora un dubbio: che qualcuno, involontariamente, magari inciampando, abbia staccato la spina al no-profit?
